Quali sono i meccanismi alla base dell’azione antitumorale dell’Extravergine?
Sappiamo che l’Extravergine ha un’azione importante contro i tumori, studi recenti hanno chiarito i meccanismi alla base di tale efficacia.
Vediamoli insieme.
Cosa dice la scienza
In molti lavori pubblicati sulle riviste scientifiche sono riportati risultati che mostrano l’azione anticancerogena dell’Olio Extravergine di Oliva.
E’ l’alta frazione fenolica presente in questo alimento principe della dieta mediterranea, che ne garantisce l’efficacia.
I fenoli sono una classe di composti appartenente alla categoria degli antiossidanti, ovvero molecole che sono in grado di contrastare lo stress ossidativo delle cellule grazie alle loro proprietà chimico-fisiche.
Proprio queste loro caratteristiche li rendono così importanti per la nostra salute, perché lo stress ossidativo è uno dei processi alla base della formazione di patologie tumorali.
Gli antiossidanti sono presenti soprattutto negli alimenti di origine vegetale e nell’Olio Extravergine di Oliva in modo particolare.
Inoltre, va sottolineato come gli antiossidanti tipici dell’Extravergine, che costituiscono la sua frazione fenolica, siano stati soggetti negli anni a molti studi che ne hanno dimostrato l’efficacia antitumorale.
Da non dimenticare tuttavia che tale frazione fenolica risulta essere presente in quantità apprezzabile solo negli Extravergine di Alta Qualità che siano correttamente conservati.
Un esempio di efficacia
Come detto precedentemente, esiste una moltitudine di lavori scientifici sulle proprietà antitumorali dell’Extravergine.
Recentemente abbiamo parlato dell’efficacia dei polifenoli nel prevenire e combattere le cellule cancerose del tumore della vescica.
In quell’occasione abbiamo visto come gli antiossidanti presenti nella frazione fenolica dell’Extravergine siano in grado di interferire con il metabolismo delle cellule tumorali esistenti, favorendo il processo di morte cellulare per apoptosi.
Inoltre, gli antiossidanti assunti con l’Extravergine sono in grado di prevenire la possibile ricomparsa di queste cellule una volta che siano state eliminate.
Recenti lavori hanno dimostrato come questa azione preventiva avvenga grazie alla frazione fenolica dell’Extravergine.
Infatti, questa può interagire con le mucose dell’apparato uroteliale nel momento in cui viene espulsa naturalmente attraverso le urine durante la minzione.
Applicazioni Biomediche
Un’altra ricerca ha preso in esame la capacità di un estratto fenolico di influenzare positivamente la capacità chemioterapica di alcuni farmaci utilizzati per il trattamento di forme tumorali, come la Mitomicina e il Tassolo.
La Mitomicina è un composto molto efficace nel trattamento del tumore alla vescica, ma è anche una sostanza dall’elevata tossicità.
Tuttavia, le ricerche dimostrano come l‘aggiunta di estratto fenolico riduca drasticamente questa tossicità, permettendo un utilizzo meno problematico di questo agente chemioterapico.
Inoltre, l’assunzione di fenoli dell’Extravergine attraverso la dieta nei giorni successivi al trattamento con Mitomicina aiuta ad eliminare dal corpo la tossicità residua del farmaco.
Per quel che riguarda l’azione del Tassolo, un composto in grado di combattere la proliferazione delle cellule tumorali, è stato dimostrato che tale efficacia risulta essere notevolmente incrementata se la somministrazione del farmaco viene associata all’assunzione di fenoli.
Conclusioni
L’alta frazione fenolica presente nell’Extravergine combatte lo stress ossidativo, che è uno dei meccanismi alla base della genesi di patologie tumorali.
Questi importanti composti interferiscono con il metabolismo delle cellule tumorali esistenti e ne ostacolano l’eventuale ricomparsa.
I polifenoli sono in grado di coadiuvare l’azione di farmaci antitumorali, diminuendone la tossicità e aumentandone l’efficacia.
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Bibliografia
https://www.teatronaturale.it/tracce/salute/23628-l-olio-extra-vergine-d-oliva-puo-influenzare-la-genesi-e-l-esito-di-alcune-patologie-tumorali.htm