L’Extravergine ripristina i livelli della proteina protettiva BMI1 nelle prime fasi dell’Alzheimer

L’Extravergine ripristina i livelli della proteina protettiva BMI1 nelle prime fasi dell’Alzheimer

Una ricerca ha dimostrato che l’Extravergine ripristina i livelli della proteina protettiva BMI1 nelle prime fasi dell’Alzheimer, contrastandone l’evoluzione.

Lo studio

L’Università di Tessalonicco ha studiato gli effetti della somministrazione per 12 mesi di Extravergine di Oliva sui livelli della proteina protettiva BMI1 in pazienti affetti da declino cognitivo medio.

In particolare, è emerso che i pazienti che nell’esperimento avevano assunto Extravergine vedevano tornare questa proteina ai livelli di normalità.

Infatti, la proteina BMI1 è riconosciuta per avere un effetto protettivo contro l’insorgenza e l’avanzamento della malattia di Alzheimer.

Dunque, se l’Extravergine è in grado di far aumentare i livelli di questa proteina significa che è importante il suo uso quotidiano in quanto terapeutico per questi pazienti.

L'Extravergine ripristina i livelli della proteina protettiva BMI1 nelle prime fasi dell'Alzheimer

 

Inoltre, gli studiosi hanno anche notato come dopo la somministrazione di Extravergine fossero scesi i livelli di una proteina infiammatoria chiamata p53 i cui alti valori favorirebbero invece la malattia.

Quest’ultima, al contrario della BMI1, avendo un effetto infiammatorio favorirebbe la degenerazione che porterebbe alle fasi successive della malattia.

Pertanto, la capacità dell’Extravergine di influire sulla sua concentrazione ne limiterebbe gli effetti dannosi.

In conclusione, lo studio ha dimostrato che l’uso quotidiano e prolungato di Extravergine è in grado di riportare ai livelli ottimali la concentrazione della proteina BMI1 che contrasta la malattia di Alzheimer.

L’Extravergine contrasta l’insorgere della Malattia di Alzheimer

Un altro gruppo di ricercatori dell’Università della Luisiana ha dimostrato che il consumo di Olio Extravergine di Oliva a cominciare dall’età infantile è in grado di agire come fattore protettivo nello sviluppo dell’Alzheimer in età avanzata.

Infatti, lo studio ha dimostrato che anche dopo solo sei mesi di una dieta arricchita con Olio Extravergine di Oliva i soggetti mostravano una riduzione significativa dei livelli di amiloide-β.

La proteina amiloide-β è una delle cause riconosciute alla base della malattia di Alzheimer.

L'Extravergine ripristina i livelli della proteina protettiva BMI1 nelle prime fasi dell'Alzheimer

 

Inoltre, i ricercatori hanno riscontrato una correlazione tra il consumo di Extravergine e la diminuzione dei precursori di questa proteina.

Infatti, è noto come gli antiossidanti presenti nell’Extravergine come l’Oleuropeina proteggono i neuroni dall’invecchiamento, favorendo i processi di rigenerazione cellulare.

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Bibliografia

https://www.teatronaturale.it/strettamente-tecnico/l-arca-olearia/35516-l-utilizzo-di-olio-extra-vergine-d-oliva-inverte-il-processo-che-porta-all-alzheimer.htm

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https://it.wikipedia.org/wiki/Malattia_di_Alzheimer

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https://www.teatronaturale.it/tracce/salute/35084-le-grandi-virtu-dell-olio-extra-vergine-d-oliva-contro-il-declino-cognitivo-negli-anziani.htm

https://en.wikipedia.org/wiki/Cognition#/media/File:RobertFuddBewusstsein17Jh.png

https://en.wikipedia.org/wiki/Alzheimer%27s_disease#/media/File:Alzheimer’s_disease_brain_comparison.jpg