Consumare Extravergine contrasta l’accumulo anomalo di ferro nel tessuto cerebrale
Una ricerca ha notato che consumare Extravergine nel corso della vita contrasta l’accumulo di ferro nel tessuto cerebrale che in terza età è correlato al declino cognitivo.
Lo Studio
Un team di ricercatori Americani ha verificato una correlazione significativa tra il consumo di Extravergine e un minor accumulo di ferro nel tessuto cerebrale.
Infatti, da una parte questo dato è importante perché tali accumuli di ferro pare siano collegati in terza età con un declino cognitivo più marcato.
Tuttavia, dall’altra lo è anche perché secondo i dati di questa ricerca i soggetti dello studio che consumavano determinati alimenti mostravano punteggi migliori ai test cognitivi.
In particolare, tra gli alimenti presi in esame spiccava l’Extravergine di Oliva, ricco di antiossidanti e grassi monoinsaturi.
Comunque, è bene ricordare che sebbene sia stata notata questa correlazione tra alimentazione e minor accumulo di ferro, ancora non si sa quali siano i meccanismi sottostanti.
In pratica, si sa che determinati alimenti sono implicati nel contrastare gli accumuli di ferro nel cervello ma ulteriori studi saranno necessari per capire come agiscano.
Ma rimane il fatto che consumare regolarmente alimenti come frutta secca, pesce e soprattutto Extravergine di Oliva sia importante per preservare il cervello da questi accumuli anomali.
Pertanto, è bene iniziare sin dall’infanzia a nutrirsi in modo sano e salutare.
Una ricerca ulteriore
Questa ricerca è stata condotta su due gruppi di cavie da laboratorio: uno alimentato con olio di mais e uno con Extravergine.
In pratica, i risultati hanno dimostrato che il gruppo alimentato con Extravergine mostrava segni di minore assorbimento di ferro nelle cellule e minore formazione di radicali liberi attraverso un processo di chelazione.
In particolare, si è voluto studiare l’effetto degli antiossidanti dell’Extravergine sul ferro intracellulare che ha una nota azione ossidativa.
Infatti, gli ioni di ferro in questi ambienti biologici hanno l’effetto di facilitare la formazione di radicali liberi che sono potenti fattori ossidanti.
Tuttavia, secondo questa ipotesi gli antiossidanti presenti nell’Extravergine diminuirebbero l’assorbimento del ferro attraverso la chelazione dei suoi ioni, facilitandone la rimozione dall’ambiente intracellulare.
In questo senso, si può concludere che gli antiossidanti dell’Extravergine abbiano un effetto antiossidante “a monte” del processo.
Infatti, prevengono la formazione di radicali liberi da parte degli ioni ferro aiutando ad abbassare la loro concentrazione nell’ambente intracellulare attraverso la chelazione degli stessi.
Continua a Leggere
I polifenoli dell’Extravergine stimolano la proliferazione dei Neuroni
Bibliografia
https://www.teatronaturale.it/tracce/salute/36515-l-olio-d-oliva-riduce-l-accumulo-di-ferro-nel-cervello.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Ferro#/media/File:Elektronskal_26.png
https://en.wikipedia.org/wiki/Human_brain#/media/File:Cerebral_lobes.png
https://www.teatronaturale.it/tracce/salute/18846-l-olio-extra-vergine-d-oliva-riduce-l-assorbimento-del-ferro.htm