Consumare Extravergine aiuta a prevenire obesità e disturbi metabolici
Uno studio ha dimostrato che consumare regolarmente Extravergine aiuta a prevenire obesità e futuri disturbi metabolici che possono portare a malattie come il Diabete.
Lo Studio
Un gruppo di ricercatori del Brasile hanno studiato gli effetti del consumo di Extravergine sul BAT (tessuto adiposo bruno), implicato nei casi di obesità.
In particolare, i risultati di questa ricerca evidenziano come i soggetti che avevano consumato Extravergine mostravano una maggiore attivazione del BAT grazie agli acidi grassi monoinsaturi.
Inoltre, tale attivazione era correlata ad un minore deposito di grasso addominale e minore insulino resistenza.
In pratica, i grassi monoinsaturi aiuterebbero a non fare depositare il grasso adiposo e migliorerebbero la capacità dell’organismo nel metabolismo del glucosio.
Infatti, essi come detto contrastano l’insulino resistenza che è alla base di malattie metaboliche come il Diabete di Tipo 2.
In conclusione, il consumo regolare di Extravergine apporta un importante contributo nella prevenzione dell’obesità e delle malattie metaboliche.
Due ulteriori conferme scientifiche
Delle due ricerche, la prima portata avanti dalla Texas Tech University ha verificato la capacità dei grassi monoinsaturi (di cui l’Extravergine è ricco) di aumentare il tasso metabolico cellulare.
Di conseguenza, questo porterebbe ad un più facile consumo dell’energia in eccesso da parte delle cellule che la trasformerebbero in calore.
In particolare, tale aumento metabolico dipenderebbe da un enzima l’SCD1 che in principio provoca un accumulo di acido linoleico nei tessuti che favorirebbe l’attività dei mitocondri e il consumo di energia.
Infine, è stato notato che questo processo non solo aiuta a bruciare calorie in eccesso ma migliora anche la resistenza muscolare.
Invece, la seconda ricerca svolta dalla Pordue University si è concentrata sull’effetto nel contenimento del peso corporeo grazie all’assunzione di grassi monoinsaturi e vitamina E.
In particolare, i ricercatori hanno notato che i soggetti del campione sperimentale anche se assumevano fra i pasti 42gr. (250Kcal) di mandorle tostate, non ingrassavano nonostante il maggior apporto calorico di questo spuntino.
La conclusione è stata che se si fossero sostituite parte delle calorie dei pasti principali con quelle assunte dalla merenda a base di mandorle, che hanno anche un notevole potere saziante, sarebbe assai probabile attendersi una conseguente diminuzione di peso.
Tuttavia, va ricordato che anche l’Extravergine è una fonte ricchissima di grassi monoinsaturi e vitamina E, proprio come le mandorle.
Pertanto, anch’esso risponderebbe alle caratteristiche utili al preservamento del peso forma nonostante le calorie apportate.
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Bibliografia
https://www.teatronaturale.it/tracce/salute/35356-l-olio-d-oliva-nel-trattamento-preventivo-dell-obesita-e-dei-disturbi-metabolici.htm
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